giovedì, maggio 15, 2014

"A chi va la torre", il PD risponde come può. Nei limiti.

Gent. Sig. Pelusi,
il candidato sindaco Giuliano Galiffi e la lista Mosciano Democratica non parteciperanno all'iniziativa da Lei indetta per questa sera in quanto già impegnati in altri incontri. I programmi dei candidati relativi agli incontri di zona sono noti da tempo e regolarmente protocollati in Comune, pertanto questa sera saremo impegnati negli incontri già fissati nelle frazioni. 
Inoltre l'organizzazione di un pubblico confronto tra i candidati sindaci, in ogni competizione elettorale degna di questo nome, richiede almeno la verifica preventiva delle disponibilità e un accordo tra tutti relativo alle regole del confronto, non un semplice invito via Facebook con data, ora, modalità e contenuto del dibattito già deciso in maniera unilaterale.
Pertanto decliniamo l'invito e continueremo la nostra campagna elettorale tra la gente come già organizzato.
Cordialmente

Giuliano Galiffi e i candidati della lista Mosciano Democratica

Risponde Luca Pelusi.

In ogni competizione elettorare degna di questo nome un giornalista fa le domande che gli pare e piace.
Sempre e comunque. Vi suona strano? Spero di no. 
Le regole del confronto sono le stesse che avete affrontato a Teleponte. Sono proprio standard. 
E perchè devo fissare delle regole condivise con il Pd? Chi siete? Bella domanda. 
E soprattutto: chi vi credete di essere? 
Mariano Monaco, Marco Poltrone, Cristina Cianella  e Pierluigi Filipponi dopo l' invito tramite la mail di facebook mi hanno contattato telefonicamente e non si sono neanche sognati 
di cambiare le regole del confronto.
Anzi hanno voluto una data migliore per tutti che sarà il prossimo 19 maggio
Ma tanto voi non ci sarete. Sono pronto a scommetterci. Voi non ci sarete. 
E se ci sarete ho pronta una domanda per voi. Ci vediamo il 19. Promesso. 
A proposito del "semplice invito su facebook", questo semplice invito è stato 
più che sufficiente per contattare tutti gli altri candidati con cui poi ho parlato di persona e al telefono.
Ho indicato il contenuto del dibattito in maniera tale che ognuno poteva prepararsi al meglio.
Ho indicato le domande così nessuno poteva malignare su "domande a trabocchetto".
Volevate farle voi le domande? Vi dovevo fare io le risposte? Mio dio che supponenza, amici del Pd.
Fatevi una risata. Unilaterale possibilmente. Cioè: ridete solo di voi.
Unilaterale. Guardate: esiste il dizionario della lingua italiana. Usatelo. 
Domande pubbliche.Uguali per tutti e cinque. 
Dieci minuti a testa per tutti e cinque i candidati. 
Trenta minuti per ogni lista.
Non mi sembra unilaterale. 
E comunque: unilaterale in favore di chi? Avete dei nomi da fare?
Allora mi sbilancio di nuovo: voi il 19 non ci sarete. Voi il 19 sarete in fuga. 
E se ci sarete vi preparo io una domandina niente male. 
Così quando il vostro candidato o il vostro segretario risponderà io prenderò appunti.
Chissà che non ci scappi una lezione di stile.

Ci vediamo il 19, dai che si ride!

Qui sotto lo "screenshot" della mail.


2 Comments:

At giovedì 15 maggio 2014 alle ore 10:20:00 CEST, Blogger Maurizio Antonelli said...

Una lancia a favore dell'invito via Facebook:

non avrà validità legale come un fax o una raccomandata.

Ma rimane lì, nero su bianco. E non si può nemmeno modificare (i messaggi inviati su Facebook sono _intoccabili_; una volta inviati non si possono nemmeno più cancellare).


Molto meglio lo "scripta manent" rispetto a formalità e validità legale, secondo me.

 
At giovedì 15 maggio 2014 alle ore 10:23:00 CEST, Blogger Maurizio Antonelli said...

In più Facebook visualizza chi ha letto il messaggio.

 

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