lunedì, febbraio 22, 2010

Meglio mettere su un comitato cittadino. Prima della catastrofe.

Di Marcello e Filipponi, mai che si facessero vivi sul blog, che so: un intervento, un po' di contraddittorio, qualche informazione ai cittadini, una barzelletta. Mai che ci stupissero. Con una bella gara d'appalto, ad esempio. Sempre trattative dirette. Ma che palle. Almeno un po' di brivido dell' imprevisto per le ditte, un po' di sana concorrenza. Campa cavallo. Filipponi (scusate la parola) non si è ricandidato e non brillava per dare informazioni ai cittadini. Veramente strano il suo discorso in chiusura elettorale: lamentava il fatto che le altre liste non si erano confrontate sui problemi reali di Mosciano. Ma come? Lui che driblava le domande poste dal blog fa la moralina del sindaco uscente? Fugge dal confronto ma poi lo pretende (dalle altre liste). Roba da matti. In compenso Di Marcello ha le idee chiare: costruire, ma giusto un pochino. Ovviamente, per il momento, non campus scolastici, ostelli della gioventù, case dello studente, ludoteche ma locali commerciali ed appartamenti. Speriamo che il verde e gli spazi per il sociale in questo paese non rimangano un optional. Mai che questa maggioranza parlasse di sociale, bambini e verde pubblico. Poche idee ma le stesse, con una cittadinanza che sta a guardare. Meglio mettere su un comitato cittadino. Prima della catastrofe. Datemi retta, palle.

4 Comments:

At martedì 23 febbraio 2010 alle ore 09:06:00 CET, Blogger Radici discute said...

Caro Luca ti sei chiesto ed i cittadini di Mosciano si sono chiesti, in questi mesi, perchè i movimenti civili cittadini sono visti come pericolosi e come fumo negli occhi per combatterli e osteggiarli da parte del potere GELATINA E DEL VIRUS "FACCIO QUELLO CHE VOGLIO" ? Oggi l'unico controllo lecito, anche con azioni forti, è quello dei cittadini indifesi ed impotenti di fronte agli inciuci, all'urbanistica all' amatriciana, agli accordi di palazzo, alle cene di pesce, alla tracotanza del potere ed alla becera pratica delle strategie di partito (tutti i partiti), volte solo ad essere impuniti nel segno del "vulemece bene" (pacca sulla spalla e compagnia cantando). Nessuno si è pentito (penitenziatevi!), anzi si continua come prima e più di prima in un patetico afflato di accordi, di occhieggiamenti e di atteggiamenti dei "benpensanti", mentre tutto il paese va a rotoli in un fritto misto di corruzione e malaffare. Tanti saluti a tutti. Giuseppe Massi.

 
At martedì 23 febbraio 2010 alle ore 14:40:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Caro Giuseppe,
io penso che sia il caso di spostare, per una volta, le resposabilità da Di Marcello e Filipponi alla minoranza. Cosa ha fatto la minoranza in questi anni?
E' credibile la minoranza? Perchè non si è mai creato un comitato cittadino? Mai una raccolta firme, una petizione, un manifesto (supposte a parte), un volantinaggio. Il problema sono i cittadini, che se ne fregano e subiscono in silenzio. Buoni a lamentarsi e a fare "i leoni al bar", poi alle urne riconfermano sempre gli stessi. E ben gli sta. Troppo comodo dare sempre la colpa alla maggioranza. E la minoranza? Hai presente l'incontro sulla piazza? Ci saranno state 80 persone a dire tanto. Se si parlava di Cirsu c'eravamo io, Massimo, Cristina ed Emilia più quattro gatti. Garantito al limone!

 
At martedì 23 febbraio 2010 alle ore 17:35:00 CET, Blogger Radici discute said...

Bravissimo è di questo che io parlo anche se con toni accesi ma dettati dal cuore perchè amo il mio paese infinitamente; chi si offende di quello che noi diciamo, anche per le minoranze che da anni siedono in consiglio, dimostra la poca sensibilità ad ammettere la verità, mentre si pretende di conservare un posto al sole occhieggiando alla maggioranza per raccogliere le briciole che qualche volta vengono buttate. In alcuni anni passati (anni 80) la vera minoranza aveva combattuto seriamente e dopo, della stessa, ho fatto parte anche io (1990) era iniziato questo processo ma poi tutto è tornato come prima in un continuo afflato di affarismi ed ignoranza crassa. Ma la verità è ancora un'altra: questa mostra Mosciano è fatta di codini e di "crastite", di benpensanti di ipocriti e di timorati di DIO, che hanno per solo motto di vita il "quieta non movere et mota qietare" (lasciamo che lo stagno sia immobile, anche se puzza). E chi si offende è complice. Ciao Giuseppe Massi

 
At martedì 23 febbraio 2010 alle ore 18:57:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

L'elettorato ha fatto la sua scelta, caro Giuseppe. Quindi penso che ci sia poco da commentare. Ma un comitato cittadino non è un lusso ma una necessità!

 

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