domenica, gennaio 08, 2012

Non sono uno scendiletto, spiacente.

Penso che se un assessore voglia dire: "No" ad una proposta fatta in consiglio comunale deve essere libero di farlo, senza ricorrere ad assenze strategiche. Se io fossi assessore o consigliere e Orazio Di Marcello mi avesse parlato, in consiglio comunale, del consorzio d' Ambito Sociale Tordino gli avrei ricordato le tre supposte sul consorzio. Ed avrei detto: "No, mica sono scemo". Senza se e senza ma. Non credo di essere uno che le cose le manda a dire. Bocciare o declassare gli assessori mi sembra stupido. Non è neanche crudele, è solo stupido. L'unico delitto è non essere autentici sin dall'inizio. Se uno (parlo in generale) vota sempre a favore perchè glielo dicono è chiaro che è un cretino. Ma quali assenze strategiche! La formula è semplice: "Caro sindaco: è vero che facciamo parte della stessa coalizione ma è anche vero che non sono uno scendiletto e penso ancora con la mia testa." Punto. Discorso chiuso. Se voto una cosa a favore me ne assumo la responsabilità. Se la voto contro me ne assumo la responsabilità. Anche davanti alla Procura, se accade. Mi ricordo il sindaco di Giulianova Mastromauro che fece a pezzettini Margherita Trifoni dell Idv, c'è modo e modo di far uscire di scena un assessore od un consigliere. E' tanto semplice. Ad esempio: io faccio informazione e sul territorio ci sono altre testate, ed alcune sono fatte veramente male ma mica dico: "Complimentoni! Bel giornale!" Col fischio. Dico: "Guarda che se scrivi così non ti capisce nessuno. Sì è vero che tutte e due facciamo informazione ma tu sei un po' cretino. Tutto qui." Mica mi metto a dire sì a tutti. E' tanto semplice. Ogni assessore, ogni consigliere porta sì il suo colore politico ma anche il colore delle sue idee. Sennò sembra una dittatura. Bisogna essere chiari dall' inizio. A me espressioni come: "Onorevole compromesso", mi fan girare le palle.

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