domenica, febbraio 26, 2012

Da Emilia Di Matteo riceviamo e pubblichiamo. (Rifiuti)

Gentili redazioni,

In questi giorni si sta consumando l’ultimo teatrino della politca nella vicenda Cirsu\Sogesa.
I soci del Cirsu, dopo aver ratificato un accordo con cui acquistano le quote private di una società piena di debiti (SOGESA) per 2,5 milioni di euro, si adoperano per la sua liquidazione senza passare attraverso i consigli comunali, organi competenti per dettare le linee politiche e istituzionali in questa delicata vicenda.
Sembrano chiudersi dunque le prospettive per il rilancio del polo tecnologico pubblico di Grasciano e per il futuro occupazionale degli operai. Mancano idee , progetti e piani per rilanciare e garantire che un settore vitale come quello dei rifiuti, rimanga pubblico e garantisca efficienza ed occupazione.

Gli operai venerdi u.s. erano presenti con un civile presidio fuori dagli uffici in cui si è svolta l’assemblea dei soci Cirsu, per chiedere CERTEZZE sul loro futuro. Avevano chiesto di partecipare alla discussione dell’asseblea come uditori, almeno nella fase che li riguardava direttamente, ma ciò gli è stato negato.

La federazione Della Sinistra di Roseto, il Partito della Rifondazione Comunista provinciale e la Consigliera Comunale di ALTERNATIVA PER MOSCIANO erano, purtroppo, le uniche forze presenti a sostegno dei lavoratori e a difesa dei loro diritti.
La nostra presenza è stata accolta con favore da questi ultimi, ma con molta più riluttanza da Ziruolo (presidente del cirsu) il quale, ritenendosi addirittura minacciato nella privacy, è giunto persino a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per allontanare i nostri esponenti presenti al picchetto, temendo che fossero state scattate fotografie nell’area della discarica.
I carabinieri tuttavia, non avendo riscontrato violazioni, non hanno potuto
che constatare l’insensatezza di una tale richiesta.
Il clima è ormai teso e dominato dall’incertezza e i fatti di venerdì ne sono la dimostrazione.
La situazione attualmente è la seguente:
Il polo tecnologico di Grasciano è ormai inattivo da anni ed è pieno di rifiuti -anche pericolosi- e macchinari inutilizzati; la discarica c.d. "Grasciano 1" è satura e non viene coltivata da tempo, col rischio continuo di sversamenti di materiale tossico a breve distanza dalle falde acquifere; gli operai sono ancora senza lavoro e senza stipendi; le tariffe della tarsu continuano ad essere salatissime e rischiano di aumentare in futuro.
Lasciamo ai cittadini le dovute considerazioni e chiediamo ai Sindaci di convocare al più presto i rispettivi Consigli Comunali -anche in seduta congiunta, vista la gravità dell'argomento da trattare- per discutere questi temi.
C’è bisogno di tutela dell'ambiente, di un Cirsu Pubblico, un servizio efficiente di Raccolta porta a porta, garanzie per il futuro degli operai e dei cittadini che usufruiscono di un servizio da migliorare e rivedere nei costi.

Intanto, sabato 25.2.2012 sono state firmate da 10 Consiglieri Comunali le richieste per visitare il polo tecnologico e per il controllo della discarica chiusa.
Lo stesso tipo di richiesta è stata presentata dal Consigliere Provinciale dell'IDV Riccardo Mercante di Giulianova, dai Segretari Politici di Rifondazione Comunista Elisa Braca per Giulianova, Massimo Amante per Mosciano, dal Segretario della Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista Marco Palermo e dal Segretario della Federazione di Sinistra Marco Borgatti per Roseto.

Sarà nostra cura informare i media sul prosieguo della vicenda.
Si ringrazia per l'attenzione e si porgono cordiali saluti.

LA CONSIGLIERA COMUNALE DI MOSCIANO Emilia Di Matteo

0 Comments:

Posta un commento

<< Home