lunedì, novembre 25, 2013

Farmacia Comunale. La vendita fa pensare.


 






Venduta per 600mila euro la farmacia comunale di Mosciano. Dopo due aste andate deserte alla terza si sono presentati dei farmacisti di Pescara. Ma il direttore della farmacia ha esercitato il diritto di prelazione rilevando quest' ultima che da comunale diventa privata. E il direttore da dipendente comunale diventa proprietario di un' impresa. Alla prima asta la farmacia fu proposta ad un milione di euro, alla seconda asta ad 800mila, fino ad arrivare agli attuali 600mila euro. Questi 600mila euro che sono entrati nelle casse comunali, dopo la vendita della farmacia, devono essere impiegati obbligatoriamente per investimenti e, una tantum, per sanare debiti o per la spesa corrente. Ad oggi solo 150mila sono già state destinati per opere pubbliche. Magari sarebbe utile stanziare parte di questa somma per la messa in sicurezza della discarica di Santa Maria Assunta. Differenza sostanziale tra una farmacia comunale ed una normale: medicinali a prezzi scontati, secondo il reddito ISEE e servizi tipo: farmaco a domicilio, misurazione della pressione e del diabete a prezzi calmierati. Servizi personalizzati che adesso (salvo eccezioni) il titolare della farmacia non è tenuto ad erogare. Anche a Roseto (PDL) è stata venduta la farmacia comunale, e il Pd ha contestato questa vendita. Il Pd, a Mosciano invece no. Un partito dalle idee chiare, specie quando si parla di sociale.

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