Farmacia Comunale. La vendita fa pensare.
Venduta per 600mila euro
la farmacia comunale di Mosciano. Dopo due aste andate deserte alla terza si
sono presentati dei farmacisti di Pescara. Ma il direttore della farmacia ha
esercitato il diritto di prelazione rilevando quest' ultima che da comunale
diventa privata. E il direttore da dipendente comunale diventa proprietario di
un' impresa. Alla prima asta la farmacia fu proposta ad un milione di euro,
alla seconda asta ad 800mila, fino ad arrivare agli attuali 600mila euro.
Questi 600mila euro che sono entrati nelle casse comunali, dopo la vendita
della farmacia, devono essere impiegati obbligatoriamente per investimenti e,
una tantum, per sanare debiti o per la spesa corrente. Ad oggi solo 150mila
sono già state destinati per opere pubbliche. Magari sarebbe utile stanziare
parte di questa somma per la messa in sicurezza della discarica di Santa Maria
Assunta. Differenza sostanziale tra una farmacia comunale ed una normale:
medicinali a prezzi scontati, secondo il reddito ISEE e servizi tipo: farmaco a
domicilio, misurazione della pressione e del diabete a prezzi calmierati. Servizi personalizzati
che adesso (salvo eccezioni) il titolare della farmacia non è tenuto ad
erogare. Anche a Roseto (PDL) è stata venduta la farmacia comunale, e il Pd ha
contestato questa vendita. Il Pd, a Mosciano invece no. Un partito dalle idee
chiare, specie quando si parla di sociale.
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