giovedì, marzo 21, 2024

Prescrizione non è assoluzione. "Giunta fantasma" del 3 giugno 2016.




Il processo che vede protagonista l'
ex-giunta regionale D'Alfonso è arrivato alla prescrizione (si era parlato di "giunta fantasma" del 3 giugno 2016 a cui, secondo l'accusa, D'Alfonso non avrebbe partecipato pur se portato presente). Prescrizione non è assoluzione, sia chiaro. Sono semplicemente scaduti i termini del processo e gli interessati possono accettare la prescrizione che fa terminare il processo, senza vincitori né vinti. Ma, essendo un processo che interessa politici votati dai cittadini che dovrebbero avere una moralità al di sopra della media, sarebbe auspicabile che gli interessati (Dino Pepe, Marinella Sclocco, Donato Di Matteo, Silvio Paolucci, Claudio Ruffini e Fabrizio Bernardini) rifiutassero la prescrizione (sì, si può fare) e dicessero: "Andiamo fino in fondo e ci facciamo processare. Non lasceremo i cittadini nel dubbio, non lasceremo i nostri elettori con l'ombra del dubbio". Questo nel mondo delle favole. Nel mondo reale accetteranno la prescrizione che non è un'assoluzione, che è come annullare un processo che sarà per questo senza vincitori né vinti. Il vero sconfitto? L'elettore. Seguono le dichiarazioni spontanee dell'ex governatore che dà una sua lettura alle carte della vicenda. Se questa lettura è tanto valida i suoi ex-compagni di giunta possono sempre rinunciare alla prescrizione il prossimo 20 giugno 2024. Nevvero?

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