lunedì, ottobre 13, 2008

Accendete diversi ceri alla Madonna.


Riceviamo e pubblichiamo:


Come molti hanno già appreso dalla stampa, qualche settimana fa il Consorzio Ambito Sociale Tordino ha chiuso i battenti. Adesso sarebbe troppo facile riaprire la polemica sulla vicenda, visto come sono andate le cose, vorrei invece soffermarmi su alcune questioni rimaste aperte che a mio giudizio meritano approfondimento ed attenzione.

1)    Qualcuno ha motivato la decisione di istituire il Consorzio per razionalizzare la spesa, migliorare la qualità dei servizi ed abbattere i costi. Dopo quasi tre anni nessuno è stato in grado di dimostrare un fico secco di quanto dichiarato, nè sono stati resi pubblici i rendiconti del Consorzio, sempre che l’Assessore Sottanella non ci stupisca convocando una conferenza stampa per illustrare i successi del Consorzio, dopo la scena muta in Consiglio Comunale. 

Eppure il nostro Comune, come del resto tutti gli altri, ha a disposizione i rendiconti annuali inviati alla Regione fin da quando è stato istituito l’Ambito. Basta prendere i primi e compararli con quelli del Consorzio. Se i rendiconti non sono stati resi pubblici è perché alla fine non è migliorato nulla anzi, sono stati persi perfino dei finanziamenti pubblici.

2)    A parte la questione assunzioni a tempo indeterminato per cui c’è un’inchiesta della magistratura, sulla questione del personale va segnalato che se si fosse rimasti con la vecchia formula gestionale diversi lavoratori avrebbero potuto essere stabilizzati ai sensi delle norme previste dalla vecchia finanziaria, mentre adesso, con buona pace per chi fa facili promesse, questi lavoratori difficilmente potranno essere stabilizzati. 

3)    Dopo quasi tre anni di Consorzio diversi servizi sono ancora affidati a cooperative con proroghe di pochi mesi. Tanto che nel nostro comprensorio, caso più unico che raro, vi sono servizi affidati a cooperative attraverso continue proroghe da oltre 5 anni, alla faccia dell’efficienza e …..

4)    Ultima questione: il futuro, per il momento il Consorzio è in mano ai Commissari liquidatori, che dovranno vendere le spoglie dell’Ente ed assicurare la continuità dei servizi fino a quando non verrà individuata una nuova formula gestionale; sono convinto che la convenzione con il Comune più grande sia la scelta migliore, non a caso è quella adottata dalla maggior parte degli Ambiti sociali, ma si sa in Italia “A volte ritornano”, in Abruzzo c’è o no il partito della pagnotta? non ci resta che vigilare.

Cordiali Saluti

Francesco Camarda

1 Comments:

At martedì 14 ottobre 2008 alle ore 11:33:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

e basta!!!!!!!!

 

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