lunedì, marzo 01, 2010

E' solo questione di tempo.

Quindici minuti, tanto basta per un intervento in consiglio comunale. Con una modifica al regolamento comunale d'ora in poi ogni intervento dei consiglieri di maggioranza e minoranza deve durare quindici minuti. Dico subito che l'idea della maggioranza è ottima. Solo che nella prima proposta, avanzata dalla maggioranza, non era prevista la replica. Uno parla, dice una cosa non vera e tu non puoi replicare. Ah, il fascino indiscreto della democrazia fai da te. Grazie ai suggerimenti dell' opposizione, però, si è aggiunta una replica di cinque minuti e la formula è molto migliorata. Un consigliere parla per quindici minuti e chi vuole replica per cinque minuti. E' un' ottima idea snellire il consiglio comunale. Un consiglio comunale che dura cinque ore è mortale.
Consigli comunali più brevi. Tanto per fare certe cadute di stile in consiglio comunale bastano 60 secondi. Volete un esempio? Questo intervento del consigliere di maggioranza Luciano Fiorà (che trascrivo fedelmente) dura 60 secondi: "Parlare e tutelare gli interessi dei cittadini mi sta bene... però aggiungerei di tutti i cittadini non di cinquanta persone portate ad arte questa sera qui (in consiglio comunale n.d.r.) a ridere ed applaudire" Secondo questo intervento qualcuno si porta il pubblico da casa e gli "impone" di ridere ed applaudire. Ovviamente dopo queste illuminanti parole c'è stata una reazione vivace del pubblico, indignato e rumoroso. Una reazione ovviamente pilotata, dove gli insulti erano addirittura in playback. Quindi per fare certe cadute di stile bastano appena 60 secondi. Chissà che combinerà la maggioranza in 15 minuti.

19 Comments:

At martedì 2 marzo 2010 alle ore 17:21:00 CET, Anonymous Mirko said...

Caro Luca, eravamo presenti entrambi al consiglio comunale di cui tu riporta fedelmente la frase del consigliere Fiorà. Vista la tua giusta prontezza nel criticare, secondo i tuoi punti di vista, opinabili o meno, molti aspetti ed interventi della maggioranza, dovresti altrettanto essere onesto nell'ammettere (non credo non l'abbia visto) che proprio un paio di file più avanti rispetto alla tua telecamera c'era un nutrito gruppetto, soprattutto al femminile, abbastanza "vivace" e a volte con reazioni fuori luogo (vedi risate ad alta voce, frequentissime quella sera solo in concomitanza degli intereventi della maggioranza e di UN SOLO gruppo della minoranza) per il comportamento occorrente ad un'assise pubblica. Forse l'intervento di Fiorà è stato immediato e fuori luogo poichè potrebbero essere considerazioni personali, ma la caduta di stile a cui tu ti riferisci pùò essere solo in relazione al momento dell'esternazione, non al contenuto della stessa.

 
At martedì 2 marzo 2010 alle ore 23:05:00 CET, Anonymous Mirko ROSSI said...

Caro Luca (per rimanere nel lessico epistolare),
non ho nessun problema a firmarmi con nome e cognome: Mirko Rossi (gli altri dati della carta d'identità non sono necessari). Preciso che nel commento non pubblicato avevo scritto solo il nome. Se hai voglia di ripristinare il commento fa pure. L'aver scritto solo il nome in un paese piccolo come Mosciano non mi sembra proprio rimanere anonimi...se volevo restarlo avrei scritto uno pseudonimo o nulla. Comunque visto che parli di palle ti invito a dimostrare che non hai problemi a pubblicare una critica (con allegati complimenti, assolutamente non ironici, per come cerchi di divulgare le tue idee).

Firmato

Mirko ROSSI

 
At martedì 2 marzo 2010 alle ore 23:42:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Scusami tanto, Mirko... ho fatto una ricerca su Face Book ed ho capito chi sei.. ma veramente credevo che fossi il solito anonimo. Ti rispondo molto volentieri. Ti dirò che non solo quel gruppetto l'ho visto ma l'ho anche ripreso, ed era assolutamente fuori luogo, roba da mercato rionale... il problema è che Fiorà ha un mandato elettorale... delle persone che credono in lui e lo hanno votato, quelle persone chiacchierone no. Non mi aspetto che dicano cose intelligenti ed abbiano il senso della situazione. Considerazioni personali? Sì... ma difficili da provare... poco dopo, in un altro intervento parlava di una raccolta firme "forzata"... l'intervento di Fiorà è stato fuori luogo perchè lui non è andato dritto al punto: non ha parlato di piazza Saliceti ma ha criticato il pubblico presente. Dici: "ma la caduta di stile a cui tu ti riferisci pùò essere solo in relazione al momento dell'esternazione, non al contenuto della stessa." Ma guarda che il consiglio comunale viene messo agli atti, ci sono dei verbali. Cosa vuoi dire che quello di Fiorà è uno sfogo? Può essere, ma lo ha fatto in consiglio comunale non al bar.

A presto, e scusami ancora, ma sono anni che ricevo solo commenti anonimi e mi sono stufato. Ciao!

 
At martedì 2 marzo 2010 alle ore 23:53:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Dici: "(vedi risate ad alta voce, frequentissime quella sera solo in concomitanza degli intereventi della maggioranza e di UN SOLO gruppo della minoranza) ". E' vero, Emilia Di Matteo è terribile. Ma legge atti ufficiali e cose vere. Io non capisco tutta questa acredine verso questa donna. Io fossi in loro prenderei appunti!

 
At mercoledì 3 marzo 2010 alle ore 12:33:00 CET, Anonymous Anonimo said...

immaginate un visitatore casuale del blog lettera 32, di Milano o qualche altra località che si scarica il video che idea potrà farsi della nostra Mosciano e dei suoi "civili" abitanti?
quella che ci facciamo tutti quando a striscia vediamo le gesta del vaccaro di Castelliri,
io caro Mirko comincerei a vergognarmi, qui purtroppo non ci sono posizioni da prendere c'è solo da piangere.
Luca Iobbi

 
At mercoledì 3 marzo 2010 alle ore 20:16:00 CET, Anonymous Mirko ROSSI said...

Non so se quello che ti ho spedito oggi è arrivato perchè mandato dal cellulare e ho visto che non l'hai pubblicato.
Volevo replicare al tuo post di ieri sera. Ribadisco che secondo me l'intervento di Fiorà è FUORI LUOGO perchè non sono considerazioni da esprimere in consiglio comunale, ma ti ripeto anche che secondo me ciò che ha detto in riferimento a presunte "clacque" è un sentore che hanno in molti, compreso me onestamente. Anche il fatto di non aver centrato il tema, hai perfettamente ragione, ma quella sera di interventi per dar fiato alle trombe a mio avviso ne ho sentiti ben più di uno. Oltre a quello della maggioranza di Fiorà, è stato un gran numero da circo quello di Martini (faccio un grandissimo sforzo per cercare di capire come si possa avere la convinzione di poter replicare a Tancredi in consiglio comunale per una sterile polemica personale e chiedere addirittura che questa dichiarazione venga iscritta a verbale) senza però dimenticare la lectio magistralis, non richiesta, su diritto amministrativo e diritto costituzionale di Emilia Di Matteo della durata di circa 45 minuti all'interno del suo intervento di un'ora e quaranta. Le do merito di una grande capacità oratoria ma anche filosofica e filologica (ha spiegato nei minimi termini la delega della sovranità popolare agli amministratori e il TU degli enti locali sui diritti dei cittadini delegati ai propri rappresentanti), ma onestamente l'intervento era più da aula universitaria che non da consiglio comunale, nemmeno un professore come Prodi avrebbe fatto tanto. Avrei tanto da dire ma sarebbe veramente troppo. Beato cambio del regolamento comunale, forse con 15 minuti tutti saranno meno prolissi e diranno solo quello che veramente concerne al tema del dibattito?

Mirko ROSSI

 
At giovedì 4 marzo 2010 alle ore 08:42:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Mirko, in effetti hai ragione. Può esserci una "claque", quella della Di Matteo può essere una lezione di oratoria non richiesta. Ma oltre al contenitore guarda il contenuto. La giunta Di Marcello bis ha scorporato piazza Saliceti dal centro storico, quindi la piazza è meno tutelata dalle leggi e più soggetta ad interventi maldestri di progettisti e costruttori. Abbiamo perso grazie ad una svista di Filipponi un finanziamento regionale. In questo paese le grandi opere si fanno per trattattiva diretta, un funzionario comunale te lo ritrovi al centro fieristico, all'ente d'ambito e in comune a curare eventi culturali. E in tutto questo Gianni e Pinotto non c'entrano nulla!? Massimo Martini doveva far parlare Fiorà, invece lo ha interrotto. Numeri da teatro dialettale? Forse. Ma i fatti sono fatti. Di Marcello tris, roba da matti.

 
At lunedì 8 marzo 2010 alle ore 21:39:00 CET, Anonymous Martini Massimo said...

Caro Mirco,se non ricordo male,ci siamo conosciuti al salone del gusto di Torino.Penso che tu non abbia capito bene il mio intervento;il mio intervento non era un intervento da circo. Non era teso a replicare a Tancredi, ma a rispondere a determinate persone,che fanno parte della sezione della P.D.L.locale,CHE POTREBBERO AVER RIFERITO delle cose non esatte.Il consiglio comunale a volte è un occasione per chiarire anche gli aspetti politici interni,oltre che quelli del paese.In futuro , spero che tu sia eletto consigliere comunale,così ti renderai conto cosa significa essere attaccati personalmente e con tutta la famiglia,solo perchè si ha il coraggio di dire quello che si pensa.Infine Mirko,penso che tutta la maggioranza abbia fatto una pessima figura prima,durante e dopo il consiglio , con la situazione della piazza.

 
At martedì 9 marzo 2010 alle ore 12:47:00 CET, Anonymous Anonimo said...

Siamo tornati 50 anni indietro all'epoca nessuno poteva parlare dire la sua opinione ,piano piano ci stiamo arrivando.Un esempio le delibere chiuse a chiave! quando si dice la TRASPARENZA! pinocchio!pinocchio!
michele di gennaro

 
At martedì 9 marzo 2010 alle ore 17:04:00 CET, Anonymous Mirko ROSSI said...

replico a Massimo: il mio appunto sul tuo intervento riguardava sia i modi (non metto in dubbio che ti sia potuto accalorare perchè sia stato toccato da critiche ingiuste, non conosco cosìè successo a monte riguardo quello che hai riferito) ma soprattutto il contesto in quanto Luca mi faceva notare GIUSTAMENTE che Fiorà nel suo intervento di tutto aveva parlato tranne che della piazza. Io ho replicato dicendogli che purtroppo quello sera in molti (tu con la tua premessa sulla vicenda Tancredi ma soprattutto la Di Matteo con la sua estenuante lezione di diritto) avevano divagato. Quello che mi dispiace è che la politica a Mosciano stia clamorosamente scadend,riflettendo purtroppo perfettamente ormai la realtà nazionale fatta solo di insulti vicendevoli e campagne infamanti tutti contro tutti senza occuparsi dei bisogni effettivi. Per la mia giovane età non ricordo che gli ultimi 10 anni al max della politica moscianese (parlando di politica non voglio parlare essenzialmente della maggioranza ma di tutto), ma gli ultimi anni a mio avviso sono pessimi. La mia opinione sul passato posso farmela solo ascoltando chi l'ha vissuto, in primis i miei famigliari, e quando in politica si comincia a cadere nella nostalgia è un brutto segno per il presente. Il bello della politica è quando ti capita una persona che ti dice che nonostante il politico di turno abbia l'opinione diversa dalla sua, è comunque un piacere sentirlo per i suoi principi e la sua onestà morale ed intellettuale. Mosciano di questi personaggi fortunatamente ne ha avuti (se mi è permesso, per come mi è stato fatto conoscere parlo anche del compianto papà di Maria Cristina Cianella). Spero proprio che il vento cambi, sia a livello locale, che più in alto.

 
At mercoledì 10 marzo 2010 alle ore 07:31:00 CET, Blogger giuseppe massi said...

Per il riscatto morale a Mosciano è necessario che i giovani tirino fuori le palle, non basta solo protestare magari nei bar o dietro le persiane; bisogna metterci la faccia e combattere anche su fronti politicamente opposti ma nel segno della legalità e moralità, oltre che della lealtà e trasparenza. Guardate il sito informatico (si fa per dire) del Comune di Mosciano: tabula rasa ! E' pubblicato solo il CUD Di Marcello, una presa in giro, mentre le deliberazioni (tutte) non vengono pubblicate e restano chiuse a chiave (in congelamento per giorni 15 nella bacheca) e poi bisogna andare a chiedere la chiave per leggerele, magari con il timore di nascoste persecuzioni (oscurantismo persecutorio tipo Torchemada). A chi ha protestato è stato detto che anche a Giulianova fanno così; ma questi difensori della giustizia non sanno o fanno finta di non sapere che a Giulianova tutte le delibere vengono pubblicate per intero sul sito informatico comunale: ecco l'ipocrisia ed il nuovo modo di amministrare; quello di non far sapere al cittadino gli atti e le azioni di questa amministrazione che è una delle peggiori da cinquanta anni insieme a quella precedente (Filipponi docet). Giuseppe Massi

 
At giovedì 11 marzo 2010 alle ore 13:11:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Le delibere sono accessibili a tutti. Basta chiedere la chiave al responsabile... qual è il problema? Tanto tra poco dovranno andare "on line" per legge. Quella delle "delibere sotto chiave" mi sembra una mini-polemica sterile.

 
At giovedì 11 marzo 2010 alle ore 13:14:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Caro Michele,
al momento il concetto di trasparenza di Di Marcello è molto fantasioso. Mi auguro che il suo elettorato se ne accorga. Ma dubito.

 
At giovedì 11 marzo 2010 alle ore 14:55:00 CET, Anonymous Mirko ROSSI said...

a vedere la media dei commenti per articolo su questo blog e gli 11 commenti a questo post mi viene in mente una frase che circa 2000 anni fa un tale che risponde al nome di Tucidide diceva: "'Noi non crediamo che il dibattito rechi danno all'azione"...se si riuscisse solo a mantenere il dibattito con tutti i crismi di civiltà, come quello che si sta svolgendo qui in tante altre situazioni, forse la cosa sarebbe leggermente migliore...in ultimo non posso che concordare con Luca sulla questione delle "delibere sotto chiave"...per favore non ci facciamo prendere da manie persecutorie e non vediamo aleggiare fantasmi ovunque...

 
At giovedì 11 marzo 2010 alle ore 15:01:00 CET, Anonymous Mirko ROSSI said...

aggiungo questo pezzo del brano di Tucidide sulla democrazia in Grecia:

E noi [il popolo] siamo gli stessi a partecipare alle decisioni comuni ovvero a riflettere a fondo sugli affari dello stato poiché non pensiamo che il dibattito arrechi danno all’azione; il pericolo risiede piuttosto nel non chiarirsi le idee discutendone, prima di affrontare le azioni che si impongono.

più di 2000 anni fa loro l'avevano già capito, noi facciamo ancora fatica però a metterlo in pratica.

 
At giovedì 11 marzo 2010 alle ore 18:49:00 CET, Blogger Radici discute said...

Caro Luca. polemica sterile, e no !tutte le polemiche in difesa della trasparenza sono utili; adesso vediamo il sito informatico comuale che cosa pubblicherà e quando pubblicherà. Però mi dici nei giorni festivi, un operaio, che ha l'unica disponibilità di tempo, come può fare a vedere le delibere e gli atti in pubblicazione ? Ci assicurano che ci sarà l'omino del giorno festivo ad aprire l'albo pretorio ? Giuseppe Massi.

 
At giovedì 11 marzo 2010 alle ore 18:55:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Se il servizio delibere "brevi manu" non sarà garantito ne daremo notizia. Ma le preferisco "on line"! Consultabili anche la domenica!

 
At venerdì 12 marzo 2010 alle ore 06:13:00 CET, Blogger Radici discute said...

Finalmente si arriva al nocciolo sul sito informatico. A proposito di "polemiche sterili", vedete, l'avvelenamento passa attraverso le minime pozioni fino a quando vi è assuefazione al veleno stesso, senza che ne accorgiamo; d'altra parte Radici non ritiene siano produttive per la difesa integrale del cittadino certe "dimenticanze" o certi "perbenismi" omissivi, ovviamente in buona fede, che non fanno altro che incoraggiare i comportamenti del potere assoluto che hanno ben altre mire e mistificazioni. Basta. Giuseppe Massi.

 
At venerdì 12 marzo 2010 alle ore 14:35:00 CET, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Se faranno la frittata ne parleremo.
Gli romperemo le uova nel paniere!!

 

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