martedì, novembre 17, 2020

Discarica. Tutto tace.Gerardini e Decò, nessuno fiatò.


Come era facilmente prevedibile sono spariti gli ecologisti della domenica che criticavano il biodigestore: l’asse comunal-ecologista:  Galiffi/Lattanzi/Rossi/Burrini/Cordone/ Cardinali/Baldini pronta a dar battaglia al biodigestore, anche con ricorsi al Tar, tace sulla nuova discarica. Una discarica, in estrema sintesi è uno sbancamento di terreno per ospitare rifiuti, più o meno trattati. Il biodigestore, invece, è un vero e proprio impianto industriale che trasforma il rifiuto organico in risorsa, mediante appositi processi. Due cose ben diverse. Un ricorso al Tar (contro il biodigestore) era stato firmato dal vulcanico costruttore ecologista Vittorio Beccaceci. Ma anche lui ora sulla discarica silenzio. Altro ricorso al Tar firmato dal comune di Mosciano. Ed un altro a firma Deco. In silenzio anche l’ associazione culturale Focus e Fernando Cianella (storico segretario del PD, e grande giocatore di briscola). Silenzio (almeno per il momento) anche del comitato di Selva Piana Sana e Pulita che voleva fare chiarezza sul biodigestore. Con la determinazione DPC026/179 del 22/09/20 della  Regione  Abruzzo , dipartimento territorio e ambiente, a firma del dirigente Franco Gerardini (processo per la discarica La Torre di Teramo, concluso senza colpevoli https://www.ilcentro.it/.../discarica-crollata-non-ci...viene autorizzata una discarica vicina a quella di Grasciano, realizzata dalla Deco. Chissà che ne pensa Marco Battestini che tempo fa organizzò un comitato per costruire a Mosciano Stazione un ospedale  (https://www.ilcentro.it/.../ospedale-unico-a-mosciano...). Scelta lucida e lungimirante: senza dubbio un colpo di genio. Infine viene in mente anche Orazio Di Marcello, l’inchiesta Deco/Di Zio (https://www.ilcentro.it/.../rifiuti-abusivi-nelle...). Di recente il sindaco Galiffi era in diretta Facebook per parlare di Covid, cosa buona e giusta. Ma perché non utilizzare una parte di quella diretta Facebook per parlare della discaricaTanti nomi. E anche tanto silenzio. Gerardini e Decò, nessuno fiatò.

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