sabato, marzo 06, 2010

La fabbrica delle scatole vuote.

Nell'ultimo consiglio comunale è stata presentata, dal consigliere di minoranza Emilia Di Matteo, una mozione per la soppressione del Centro Fieristico del Mobile. Ci siamo occupati, con il nostro Tg fatto in casa, della scomparsa fisica del centro fieristico (nel senso che non ci sono più gli spazi per tenere mostre del mobile, visto che i padiglioni sono occupati dalla camera di commercio e dall' università di Teramo). Nella mozione si legge che: "... il centro assolve compiti particolarmente esigui, che possono essere presi in carico dalla giunta comunale, attraverso apposita delega ad uno degli assessori. Il centro (continua la Di Matteo): " non necessita di personale per la estrema semplicità della relativa gestione, che può essere assolta dai competenti uffici comunali ". Gli organi istituzionali del Centro Fieristico ci costano 25mila euro annue. Per questi motivi, il consigliere di minoranza ha chiesto la soppressione del Centro Fieristico del Mobile. Sui 25mila euro niente da ridire: chi fa il suo lavoro va pagato. Più difficile (anzi, direi: eroico) documentare le attività realizzate dal Centro Fieristico sul territorio. Un centro fieristico che doveva promuovere le piccole e medie imprese, ma di cui non riusciamo a comprendere l'utilità, dopo quasi un ventennio dalla sua fondazione. Perchè continuare a pagare del personale per un centro fieristico che non produce nulla? Anche se l'idea e gli obiettivi iniziali erano assolutamente lodevoli. La mozione di soppressione del centro fieristico è stata respinta dalla maggioranza. Ah, che eroi. Del piffero.

3 Comments:

At sabato 6 marzo 2010 alle ore 15:21:00 CET, Anonymous Anonimo said...

scusa Luca, ma che lavoro fanno quelli che ci costano 25 mila euro annui (più 25mila che mette la Camera ci Commercio)?
grazie per la cortese risposta Francesco Camarda

 
At sabato 6 marzo 2010 alle ore 17:11:00 CET, Anonymous Anonimo said...

Ripeto per l'ennesima volta che la gente debba sapere che fino ad ogii vi erano tre revisori dei conti che percepivano circa 5000 euri a testa per fare cosa?e 750 euri a testa altre 2 persone tra cui uno che si trova in pensione!Con l'entrata del nuovo direttivo i revisori da tre sono stati portati ad uno con il compenso di 3000 euri ,mentre per il resto tutto rimane invariato.Sono d'accordo sull'inutilità del centro fieristico che ormai esiste da anni !!coem mai ci si è accorti solo adesso di questa struttura che poateva essere sfruttata in manera diversa,quando il paese una volta era IL PAESE DEI MOBILI e mi ricordo da ragazzo che una volta l'anno si faceva presso le scuole medie una fiera "MOsciano Profuma mobili" dove ogni artigiano e aziende del legno esponevano i loro prodotti.
Michele di gennaro

 
At martedì 9 marzo 2010 alle ore 16:15:00 CET, Anonymous Anonimo said...

Centro fieristico. Il lavoo va pagato; ma di quale lavoro si parla? ce ne accorgiamo ? Giuseppe Massi

 

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