sabato, maggio 15, 2010

Chi controlla lo sciamano?

Lo scorso 5 maggio ho protocollato una comunicazione per gli assessori alla cultura Roberto Beltramba e Mauro Geroni, riguardo l'utilizzo che l'associazione "Strange Fruit" di Attilio De Benedictis fa del logo e del titolo di "Oh jazz be good". Un logo ed un titolo nati in un contesto pubblico con finanziamenti comunali e provinciali che viene utizzato in cene-concerto private, in ristoranti locali, dove il comune non c'entra nulla, a volte neanche come patrocinio.

Perché tanta libertà concessa alla Strange Fruit di Attilio De Benedictis? Perché l'amministrazione non controlla che fine fanno i suoi prodotti (simbolo, logo, titolo festival) pagati con i soldi pubblici di tutti i cittadini? Qui sotto potete leggere la lettera aperta, consegnata lo scorso 5 maggio. In un recente pieghevole di "Oh jazz be good", Attilio De Benedictis per la resurrezione del suo festival chiamava in causa figure mitologiche: l'Araba Fenice che risorge dalle sue ceneri, aiutata da una figura legata all'America dei Nativi: lo sciamano. Delirio mistico. Senza dubbio. Troppo per un festival di provincia. Comunque: se lo sciamano è lui, chi controlla lo sciamano?




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