giovedì, giugno 12, 2008

La cultura dei fenomeni.

Che fine farà il factotum culturale Giacomo Di Marco? Pare sia prossimo alla pensione e francamente trovare un suo degno sostituto non sarà facile. Se negli anni scorsi Di Marco, che è funzionario comunale, (anzi: ex-funzionario comunale), si fosse dedicato solo alla parte burocratica del luglio moscianese, non ci sarebbero problemi: un burocrate vale un altro. Ma lui è andato oltre facendo diverse proposte artistiche e sovrapponendosi, almeno idealmente, prima all’assessore delegato alla cultura Fernando Cianella e poi a Luciano Angelucci. Menomale che in questo paese siamo abituati ai paradossi. Chi sostituirà questo fenomeno così culturalmente preparato? Io purtroppo un nome l’avrei, anche se preferirei sbagliarmi. Probabilmente il sostituto di Giacomo Di Marco sarà Alessandro Beltramba, quel tale che va alle terme vestito da superman. Ultimamente Beltramba era impegnato, come protagonista, nel film “Rambo”. Ma lo hanno cacciato in malo modo dal set. Quando è troppo è troppo. Lui, al massimo, poteva girare “Mary Poppins”. Certo è che potrà garantire alla cultura del nostro paese sonni tranquilli. Nel senso che con lui la nostra cultura dormirà parecchio. Anche se non c’è nulla di ufficiale, beninteso. Staremo a vedere se sarà veramente lui il post Di Marco.
Chissà se quest’anno il finanziamento comunale alla Strange Fruit di Attilio De Benedictis verrà confermato. Chissà se ci sarà il festival per giovani jazzisti di cui De Benedictis ha parlato.
E se avremo un’altra frizzante edizione di: “Oh, jazz be ninde”.
Speriamo solo che il comune dia una cifra decente alla Strange Fruit: 6/7mila euro e non 20mila come l’anno scorso, anche perché la Strange Fruit ha, di solito, il contributo della Fondazione Tercas e di diversi sponsor, quindi si arrangi.

Cara Proloco di Montone, siete la nostra ultima speranza: fate un festival di teatro di strada da paura e fateci dimenticare: “Oh jazz be ninde”.

nella foto Jimmy il fenomeno.

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6 Comments:

At domenica 22 giugno 2008 alle ore 03:33:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

Allora:
SIA BEN CHIARO L'ASSOCIAZIONE STRANGE FRUIT NON HA MAI RICEVUTO CONTRIBUTI DI SORTA DALLA FONDAZIONE TERCAS
IN OGNI CASO, IL COMUNE NON HA MAI, DICO MAI VERSATO CIFRE DI SORTA ALL'ASSOCIAZIONE PER IL FESTIVAL, A PARTE IL CONTRIBUTO ANNUALE DI 1000 EURO CHE VIENE POI REIMPIEGATO NELLE MANIFESTAZIONI.
LETTERA 32 E' INVITATA A RETTIFICARE AL PIU' PRESTO.
QUANTO AI GIOVANI JAZZISTI, LA MANIFESTAZIONE PROPORRA' ALCUNI TRA I GIOVANI PIU' PROMETTENTI DEL PANORAMA JAZZISTICO ITALIANO.RIMANDO IN OGNI CASO A QUANTO DETTO NELLA MIA NOTA, CHE VI INVITO A RILEGGERE, PRECISATO CHE NEMMENO UNA COLLABORAZIONE E' STATA PROPOSTA, NEPPURE DA CHI E' PRODIGO DI CONSIGLI.
QUANTO ALL'OH JAZZ BE NINDE ...LA VOSTRA IRONIA E' ASSOLUTAMENTE INAFFERRABILE, A DISCAPITO DI OGNI DIALOGO, CHE PURE HO PROVATO AD INCORAGGIARE.
ATTILIO DE BENEDICTIS

 
At domenica 22 giugno 2008 alle ore 18:40:00 CEST, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Caro De Benedictis,
che ci vuol fare la nostra ironia è proprio inafferrabile. Per lei sicuramente. Ma lei si nasconde dietro un dito, come al solito... il contributo della Fondazione Tercas c'è, è tutto scritto nelle note di spesa, certo sono le note di spesa del comune e non della Strange Fruit, ma questo è un cavillo, non faccia il furbetto. E con questo contributo (che si badi bene altri festival si sognano) ci si fa il festival. Un festival che lei rappresenta e di cui è direttore artistico. O anche questo le sfugge? E' un cavillo, giacchè c'è una pubblicazione della Fondazione Tercas che parla proprio del suo festival. O le è sfuggito anche questo? Se vuole dare spazio ai giovani jazzisti ne sono felice. Si vada a vedere le note di spese, sono firmate dal funzionario comunale. Le trova qui sotto:

http://www.lettera32.info/2007/09/ma-quale-jazz-qui-tutta-campagna.html

Se occorre parleremo volentieri del festival.

Saluti

 
At domenica 22 giugno 2008 alle ore 18:57:00 CEST, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Pubblichiamo, per chiarezza, i tre rendiconti, redatti dal comune di Mosciano S. Angelo, dove appaiono i dati relativi di chi si fa carico delle spese del festival jazz: Fondazione Tercas, sponsor privati e contributi comunali.

Anno 2003
Anno 2004
Anno 2006

 
At lunedì 23 giugno 2008 alle ore 00:56:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

E' evidentemente sfuggito a lettera 32 che all'associazione strange fruit, nell'ambito del festival oh,jazz be good! viene affidata la sola direzione artistica, come risulta dagli atti deliberativi della Giunta Municipale.In virtù di tale incarico, alla stessa associazione viene riconosciuto un contributo annuo di € 1000,00, solitamente impiegato in occasione dell'edizione invernale.
Il festival Oh, Jazz Be Good! è del Comune di Mosciano S.Angelo, come sancito nel 2003 da una delibera di Consiglio Comunale.
Il Comune ha curato sin qui l'organizzazione, incaricando per il management e la sottoscrizione dei contratti con gli artisti dal 1994 al 2000 la Multimedia di Pescara e dal 2001 al 2007 la C jam di Vergato (BO).
La Strange Fruitnon ha mai gestito denaro pubblico, essendosi limitata a proporre il programma, che è stato poi approvato dal Comune. Altresì, la strange fruit si è fatta carico di provvedere, in talune edizioni, alla comunicazione ed a contattare sponsors, che addirittura, come nel caso del concerto di Sarah Jane Morris, sono arrivati a farsi carico del prezzo dell'esibizione.
Se fossero necessari altri chiarimenti basta dirlo, prima di cadere in imprecisioni.
Quanto al "furbetto": non sapevo di esserlo ed è stata per me una scoperta che mi apre infinite prospettive per il futuro...In ogni caso, non è lo stile che si
aspetterebbe e credo sia meglio l'epiteto dal commento, sperando che d'ora in avanti si possa usare tra noi un tono diverso.Poi chi mi conosce sa che ho le dita piccole e non mi sognerei mai di usarle per nascondermici dietro.
Saluti
Attilio de Benedictis

 
At lunedì 23 giugno 2008 alle ore 13:00:00 CEST, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

De Benedictis,
la situazione è semplice: il festival è stato sempre presentato da lei come una sua creatura, ora che i cittadini stanno scoprendo che questa creatura ci costa salato quella creatura non è più sua ma del comune. Troppo comodo. Ci vuole spiegare se secondo lei è stato sano spendere 51mila euro per il festival jazz nel 2003? Chi ha selezionato artisti così costosi se non lei che fa il direttore artistico? E le agenzie di spettacolo chi le ha chiamate se non lei?

 
At sabato 5 luglio 2008 alle ore 18:29:00 CEST, Blogger garageflower said...

Un saluto al blog. Mi inserisco nel dibattito esprimendo la mia opinione. Credo che voler far passare il festival "Oh, jazz be good!" come una creatura del Comune di Mosciano sia abbastanza arduo. Mi pare di ricordare, infatti, che rispetto alle prime edizioni ci siano stati diversi cambiamenti nel corso degli anni. In primis sottolinerei l'ambientazione del festival stesso. Dove prima c'era il Belvedere a fare da cornice, si è passati a Piazza Saliceti. A mio parere la differenza fra i luoghi, ai fini di un giudizio critico, è evidente. Se non erro, la direzione artistica, nei primi tempi era quasi completamente nelle mani di un certo Lino Patruno. Da tempo non è più cosi. Anche la portata di certi artisti non è stata più la stessa. Da piccolissimo cultore del genere , alla lettura delle guest star del festival, sgranavo gli occhi meravigliandomi dei nomi che sarebbero stati presenti. Di fronte a tali considerazioni, mi viene il ragionevole dubbio, che a volere nel corso degli anni, questa "mutazione" del festival non possa esserci stata la mano della Giunta Comunale. L'Avvocato De Benedictis scrive :"Il festival Oh, Jazz Be Good! è del Comune di Mosciano S.Angelo, come sancito nel 2003 da una delibera di Consiglio Comunale.
Il Comune ha curato sin qui l'organizzazione, incaricando per il management e la sottoscrizione dei contratti con gli artisti dal 1994 al 2000 la Multimedia di Pescara e dal 2001 al 2007 la C jam di Vergato (BO)." In questo passaggio, il ns. avvocato, esprime al meglio la sua professione, che magari di fronte al giudizio di un Tribunale, avrebbe ragione sicuramente, ma se si dovesse confrontare tale dichiarazione rispetto alla comune e semplice espressione di giudizio del cittadino moscianese, la stessa cadrebbe in contraddizione palesemente.

 

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