È difficile parlare del sindaco Franco Filipponi, perché non esiste. Franco Filipponi non esiste, è un prodotto della nostra fantasia. Esiste chi l'ha votato ma lui no. Se Franco Filipponi si presentasse, alle prossime comunali, in una lista civica senza la tessera del Pd, prenderebbe 14 voti al massimo. Cosa voglio dire con questo? Che il sindaco esiste solo grazie al suo elettorato, e il suo elettorato vota a sinistra, a prescindere. Questo è molto pericoloso. Perché se il Pd candida, un domani, come sindaco un incapace, questo incapace può contare su un vasto consenso elettorale. Il Pd indicherebbe il suo candidato e gli elettori lo voterebbero, anche fosse un cotechino. Quindi Franco Filipponi non esiste. È un'illusione. Anzi: quasi un bluff. Per di più il sindaco, avviando le recenti procedure di stabilizzazione del personale, che pare non rispettino le leggi del ministro Brunetta, sta mettendo su un'operazione a credibilità zero, almeno potenzialmente. E sta illudendo 21 persone. La legge sul turn over del ministro Brunetta parla chiaro: un assunto ogni dieci pensionati comunali. Dove sono 210 pensionati comunali? Se io fossi una di quelle 21 persone mi sentirei preso in giro. Altra situazione a credibilità zero: diverso tempo fa il funzionario Giacomo Di Marco è intervenuto su questo blog affermando di non avere mai fatto assunzioni dirette di personale al Consorzio Ambito Sociale Tordino. Poi, subito dopo, il blog lo ha smentito pubblicando la delibera delle assunzioni da lui firmata. Quindi quelle assunzioni erano avvenute. Che figura barbina, Di Marco. Un funzionario che si dimentica le assunzioni che firma di suo pugno. Che fenomeno. È proprio il caso di dire: qui casca l'asino. Ma tanto il sindaco lascia correre: si vede che lui alle situazioni a credibilità zero c'è abituato. Altro episodio a credibilità zero: il pluripremiato direttore artistico del festival jazz: "Oh jazz be good", Attilio De Benedictis, che, intervenuto sul blog dice che la sua associazione non ha mai gestito denaro pubblico. Sarà, ma il comune ha dato diversi finanziamenti al festival jazz. E il direttore artistico lo sa, o crede che i cittadini siano dei polli? Ma neanche di questo il sindaco dice nulla. Sarà perché, lui, alle situazioni a credibilità zero c'è abituato. Speriamo, però, che i cittadini non si abituino, sennò è la fine.
Buon anno. E attenti agli sms elettorali e di auguri in odore di peculato. E di cotechino.
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