mercoledì, agosto 06, 2008

Portatevi il megafono da casa.

Rileggevo un rendiconto di spesa redatto da un funzionario comunale a caso. Un rendiconto di spesa relativo al festival jazz 2006 (aridaje, direte voi). La cosa che mi incuriosiva è che nelle varie spese elencate non c'è quella del service audio. Avete capito bene. Stando a questo resoconto gli artisti di "Oh jazz be good" 2006 hanno suonato senza altoparlanti. E mi sono detto, se c'è un clown in questo paese sono io. Il funzionario comunale non ha nessun diritto di rubarmi il lavoro. Come avranno suonato senza altoparlanti i jazzisti di "Oh jazz be good" 2006? Via aria?
Poi guardando i rendiconti di spesa mi sono reso conto che c'è un chiaro cambio di stile burocratico tra il 2004 e il 2006. Mentre il rendiconto del 2004 è più sbrigativo: giusto poche note di spesa essenziali, nel 2006 Di Marco è in pieno furore poetico: 19 voci di spesa. Diciannove. Ma senza il service audio. Se qualcuno vuole cantare a "Oh jazz be good" 2006 si deve portare il megafono da casa.

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5 Comments:

At mercoledì 6 agosto 2008 alle ore 11:12:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

sorprendente è anche la voce fondi di bilancio, 41 e rotti nel 2004 e avevano cominciato a ridurre ....... chissà quanto sborsavano prima nell'era Di Marcello???
un plauso all'assessore Martinelli (nonostante la gaffe del piccolo circo) che con poco meno ha fatto tutte le manifestazini del luglio moscianese.

A.M.

 
At giovedì 7 agosto 2008 alle ore 02:28:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

Il service fu offerto dalla provincia, come avvenne per tutti i comuni interessati quell'anno dal festival che si svolse in più località del Teramano.
Strange Fruit

 
At venerdì 8 agosto 2008 alle ore 14:14:00 CEST, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Riceviamo una precisazione da Attilio De Benedictis della Strange Fruit

La Provincia indisse una sua gara per il service che pagò direttamente, come avvenne anche per i Comuni di Pineto, Campli e Silvi , che parteciparono al circuito, diretto gratuitamente dal
sottoscritto, giusta nota d'incarico della Dirigente di Settore della
Provincia medesima.
Pertanto, nel rendiconto quella voce non figurava, proprio perchè non
doveva esserci. E questo per amor di precisione, senza far il difensore
d'ufficio di Di Marco, visto che la gestione di quel programma lo curai
io presso la Provincia, che si fece carico del progetto appunto pagando
il service e coordinando la programmazione.

 
At venerdì 8 agosto 2008 alle ore 14:23:00 CEST, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Beh... nel rendiconto ci sono anche le cifre delle sponsorizzazioni private e della Fondazione Tercas. Perchè non mettere anche quanto la Provincia da al festival? Sono sempre soldi pubblici. Dei cittadini. No, il problema non è lei che fa il difensore d'ufficio di Di Marco. Il problema è Di Marco. Avrebbe dovuto lui chiarire ai cittadini, non lei che fa il direttore artistico. Comunque grazie per il chiarimento.

 
At sabato 16 agosto 2008 alle ore 13:32:00 CEST, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Rileggendo il resoconto del 2004, ho notato c'è una voce: "Contributo regionale", quindi i soldi regionali vengono conteggiati come entrate accertate. Allora perchè non conteggiare anche quelli della provincia? Sono sempre soldi pubblici. La provincia indice una gara con i soldi pubblici per il service audio e questo non appare nel resoconto di un festival?! Una gara pubblica, fatta con i soldi pubblici che non appare nei rendiconti generali del festival? vi sembra normale?

 

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