Ti riconosco, vecchio parruccone.
Torna, dopo diversi anni di assenza, il mensile "Radici" redatto da Giuseppe Massi e soci. Il primo numero ha un che di nostalgico, ed è tutto giocato sulle ali del ricordo, con qualche citazione latina e uno stile molto quadrato. A rompere un po' il rigido schema editoriale la lettera aperta di Massimo Martini su "Politica e Parrucconi", si parla anche di musica nel primo numero, e di cucina.
Speriamo che questo ritorno di "Radici" scuota i cittadini dal torpore politico, che non è più torpore, ormai, ma anestesia totale.
O tempora. O mores *. Questa non ve la traduco. Chiedete a Giuseppe Massi.
Ah, il latinorum.
"Radici" lo trovate nei migliori bar di Mosciano.
*: Che tempi. Che costumi. E' una sentenza latina sulla mancanza di moralità. Tipo l'Italia di oggi.
Etichette: Giornali, Giuseppe Massi, massimo martini, Radici, stampa
20 Comments:
carissimo Luca, il titolo che hai dato al post dice già tutto, ove ce ne fosse ancora bisogno, vorrei far notare che il buon Massimo dopo aver dichiarato guerra ai parrucconi della politica, ne ha sposato uno, a questo punto chi ci capisce è bravo!
che confusione e ........ siamo solo all'inizio
un devoto di jo paparello
(che mi auguro sia il prossimo candidato sindaco)
Ciao luca...ti volevo chiedere un piacere: potresti scansionare 'Radici'? Scusa ma essendo fuori non riesco a leggerlo e sono molto curioso. Grazie mille. Antonio Pirozzi
Sì... mandami la tua mail che te lo mando in PDF...
antonio.pirozzi@gmail.com
grazie mille,
antonio
antonio.pirozzi@gmail.com
grazie mille,
antonio
Ciao Luca.....Sinceramente questo timbro nostalgico e "quadrato" come lo definisci tu,non mi ha affatto scosso(politicamente parlando),per non parlare poi delle citazioni in latino!!!!Che ben venga la cultura ma non dobbiamo impressionare nessuno nel nostro paese con paroloni o frasi di spessore,parliamo semplicemente una lingua comprensibile a tutti su basi concrete che guardano al futuro,basta appoggiarsi sulle spalle di personaggi del passato, che hanno fatto indubbiamente tanto,per far leva sulla sensibilità dei cittadini nostalgici,trovo sia sottilmente scorretto,come anche riproporrè sempre brutte copie di cose già esitenti sul territorio..........in tutti i bar,non solo nei migliori.
Saluti
Walter Pallizzi
E' solo il primo numero, Walter. E' presto per giudicare. Staremo a vedere i numeri successivi. Sì, l' "amarcord" è sottilmente scorretto, ma il nostro sindaco, in consiglio comunale, ha fatto cose ben peggiori. Quindi... se le fa il primo cittadino...
Caro Luca, sono Maria Cristina Cianella ed utilizzo il tuo blog per commentare, a mia volta, il commento pervenuto al giornale "Radici", per mezzo dell'esimio lettore Walter Pallizzi. Non intendo innescare polemiche; non è mia intenzione (anzi nostra intenzione), polemizzare con persone che non conosco, ma chiarire è sempre, per quanto mi riguarda, la cosa migliore.
Magari a Mosciano tutti conoscessero l'importanza del latino o, meglio ancora, del greco! La cultura è un peso per chi non ce l'ha, anzi, per citare qualcuno dei giorni nostri, "logora" chi non ce l'ha!
E' moralmente inaccettabile ritenere "sottilmente scorretto" "appoggiarsi sulle spalle di personaggi del passato", poichè, tanto per fare un'altra citazione letteraria, la giovane vecchiaia di cui Cesare Pavese ha tanto parlato, evidentemente ancora non ha raggiunto gli obiettivi sperati, se si ragiona ancora in questi termini.
I "personaggi del passato" di cui l'attento lettore, più a torto che a ragione parla, sono stati e sempre saranno esempio per la nostra cittadina.
La memoria storica della loro imponenza morale (so che può dare ancora fastidio, seppur a distanza di anni)è un problema per chi non ce l'ha e non potrà mai vantarsi di averne!
E' alquanto strano, infatti, che un perfetto sconosciuto della vita moscianese e della storia di questo paese si elevi, improvvisamente, a giudice di una realtà della quale, solo da poco tempo fa parte, giungendo, addirittura, a nominare i "personaggi del passato", pur non avendo avuto l'onore di conoscerli personalmente.
Al lettore, così come anche agli altri pensatori (penso pochi)che ne condividono le idee, suggerisco di esporsi in prima fila, di operare in prima persona, augurandogli di riuscire nell'intento di fare anche l'1% di quello che "i personaggi del passato" hanno fatto per la nostra cittadina.
Così operando, un domani, non troppo vicino, forse qualcuno si ricorderà anche di lui e una bella pagina di ricordi gli sarà dedicata.
Per concludere, le brutte copie non ci appartengono. Il giornale è stato registrato presso il Tribunale di Teramo nel 1985. Copiare significa prendere spunto, trarre copia, da qualcosa di già esistente. Anche in questo caso il tempo ci da ragione. Buon lavoro!
Caro Luca,
vorrei confutare la tesi del "sottilmente scorretto". Radici torna a pubblicare dopo un lungo periodo di assenza; doveroso, quindi, il ricordo di Orfeo Zechini, che a suo tempo fece molto per Teleradici. Mi spiace che qualcuno abbia recepito un messaggio alla "C'è posta per te"...non siamo davanti alla busta.
Riallacciandomi, poi, alle citazioni latine, mi sento direttamente coinvolta. Ho scritto un articolo di riconoscenza verso chi ci ha preceduto, ma, al contempo, ho espresso l'augurio che il giornale possa favorire la circolazione delle idee. Contenuti accessibili e chiari, al di là delle citazioni TERRIFICANTI.
Coscienze turbate, direi. A suo tempo Platone aveva visto giusto: "Il popolo ignorante si presta meglio ad essere governato".
Ti saluto,
Paola Cianella
Ciao Luca, sono Massimo Martini.
Ho letto il commento dell'amico Walter e francamente non condivido nulla di quanto ha scritto.
Penso, infatti, che venendo da Notaresco certe cose gli siano state riferite. La nuova uscita di "Radici" altro non è che uno spazio, di valenza accertata, per dare voce a tutti quelli che non si riconoscono più nella bassa politica moscianese.Non trovo giusto catalogare il giornale a cui collaboro, sotto nessuna etichetta. Invito, piuttosto, tutti quelli che vogliono esprimere il loro pensiero politico ad uscire fuori allo scoperto, smettendola di nascondersi dietro le porte chiuse e silenziose di una sezione di partito. Tanto dovevasi.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
viva i mattoni
Gen.mi amici
quando qualcuno decide di comunicare agli altri le proprie idee, le proprie passioni ed i propri desideri, credo che sia sempre una bella notizia
la forma, lo stile, il modo
sono importanti ma del tutto secondari
anche perchè
se il messaggio non va a bersaglio
sarà compito stesso di chi vuol comunicare
scegliere le modalità più efficaci
da parte mia un augurio di buon lavoro a tutta la redazione di Radici
e ...se mi è consentita una banale battuta
oltre le radici aspettiamo di conoscere l'albero
salute a tutti
Francesco Camarda
E' strano che un arguto censore dei costumi compia per ben due volte lo stesso errore: legittimo e non legGittimo.
Noto come la cura pallizzi stia cominciando a produrre i suoi effetti.
Complimenti.
Mi firmo con un nome di fantasia, tanto non pubblichi gli anonimi, figuriamoci se ti ricordano l'italiano.
Se poi avrai il coraggio di pubblicarlo buon pro faccia a ye ed a color che non sanno tradurre "O tempora o mores", ma nemmeno "Similes cum similibus saepe congregantur".
Tanti auguri.
Mariostello Gelmini (il fratello buzzurro di colei che sola sa)
Un doveroso grazie a coloro che sono intervenuti per aver dato conferme ad incertezze che aleggiavano in me.
"La gente è strana:si infastidisce sempre per cose banali,e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza,sembra accorgersene a stento"
(C.Bukowski)
"Se un uomo parte con delle certezze finirà con dei dubbi,ma se si accontenta di iniziare con qualche dubbio,arriverà alla fine a qualche certezza"
(F.Bacone)
Buon lavoro a tutti.
Walter Pallizzi
"Quando do il meglio di me stesso gli altri mi bloccano. Dicono che russo troppo" (Luca Pelusi)
"Faccio molto moto. Da un ristorante all'altro"
(Luca Pelusi)
sono d'accordo con il commento di luca pelusi, anche io faccio molto moto tra un ristorante ed un altro.
caro luca approfitto del tuo blog per lanciare un appello:
cerco disperatamente foto del carnevale 1987 ed in particolare del carro di TELEPETICONE
chi ne fosse in possesso può contattarmi al seguente indirizzo:
marcuzzopasquale@libero.it
grazie Marco D.P.
ciao sono d'accordo con luca pelusi.faccio molto moto tra un ristorante,ed un altro.
è " anche io compro hai grandi magazzini" stooooooooooop.un saluto joshua
Ognuno usa il linguaggio che ritiene opportuno. E' chiaro che sulle citazioni latine ho scherzato.
L'"amarcord" è sottilmente scorretto se ci si limita solo a quello e basta. Nel senso se non si propone un qualcosa di nuovo. Ricordare è leggittimo, anche perchè a Tele Radici c'ero anch'io. Ma il mondo della comunicazione è cambiato parecchio da allora. Teleradici riprendeva interi consigli comunali. Ma per quale pubblico? Certo per i nostri amministratori era una sorta di controllo... ma per quale pubblico? Comunque è presto per giudicare, vedremo cosa accade. Per quanto riguarda la replica di Massimo Martini mi sembra leggittima e la condivido.
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