giovedì, maggio 17, 2007

E io ti rispondo.


In merito al manifesto riguardante l’antenna Vodafone di Mosciano Stazione, riceviamo un intervento (per noi graditissimo) dell’ assessore Carlo Torquato.

C’è da premettere che il comune di Mosciano effettua, mensilmente, delle verifiche ambientali sui campi elettromagnetici (tralicci alta tensione e telefonia mobile), avvalendosi della consulenza di un tecnico specializzato. In queste verifiche sono previsti anche i siti sensibili, ovvero tutti quei luoghi vicini ad antenne o tralicci (scuole, ospedali, ludoteche, asili e così via), stesso discorso per la scuola di Mosciano Stazione.

La prima verifica a Santa Maria dell’Arco risale al novembre 2000, ai tralicci dell’alta tensione, risultati al di sotto dei valori consentiti per legge, quindi in regola.
Un’ altra verifica è stata effettuata a giugno del 2005, e poi a novembre del 2006 con una verifica dei valori del campo elettromagnetico in prossimità dei tralicci dell’ alta tensione.

Dopo l’installazione dell’ antenna di Mosciano Stazione c’è stata una verifica dell’ inquinamento elettromagnetico dell’impianto il 19 aprile 2007, ed i valori sono a norma. Abbiamo realizzato, una seconda misurazione, su richiesta di un cittadino il 10 maggio 2007, anch’essa con valori a norma.

Qualsiasi cittadino può richiedere una misurazione dell’inquinamento elettromagnetico.
I dati sono sul sito del comune (clicca qui) di Mosciano Sant’Angelo o consultabili presso l’ufficio urbanistica.


In realtà il comune ha dato informazioni. In un incontro tenutosi lo scorso 27 aprile al bar Lilian, organizzato da Rifondazione Comunista.
Il sito dell’ antenna è stato dato da un privato, al comune, in comodato d’uso, con diritto di servitù per 99 anni. Quindi i proventi dell’antenna vanno al comune.


Il parere dell’ Arta sull’ antenna è arrivato l’otto marzo, e quello dell’ Asl il 7 marzo, entrambi favorevoli. Quindi l’antenna è stata installata.

L’unica tutela per i cittadini rimane il piano antenne, perché a livello nazionale, per legge installare un’antenna per cellulari è come installare un qualcosa di pubblica utilità, un bene comune. E’ come costruire un acquedotto o far passare un metanodotto.


Il piano antenne prevede l’individuazione di siti pubblici al posto di quelli privati, e la compagnia telefonica prima di scartare quelli proposti deve dimostrane il perché.

C’è da dire che quando un’antenna non rispetta i parametri di legge, il cantiere dell’antenna rimane aperto.

Ultimamente abbiamo vinto un ricorso al Tar con la Telecom che voleva impugnare il nostro piano antenne. Altro esempio: al confine con Giulianova vogliono installate un’antenna radio, ma non possono farlo se non hanno il consenso dell’ Arta e del ministero delle telecomunicazioni, stiamo vigilando su questo.



Carlo Torquato


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5 Comments:

At venerdì 18 maggio 2007 alle ore 11:00:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

deo gratias!
un assessore che scrive qualcosa, ti meriti un premio, un regalo per un assessore proprio non mi viene in mente, diciamo una terza candidatura, può andare?
scherzi a parte, non per fare l'avvocato del diavolo, ma al privato che ha concesso il terreno in comodato per 99 anni cosa gli è stato dato?
è una curiosità che a questo punto viene spontanea.
Marco

 
At venerdì 18 maggio 2007 alle ore 21:15:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

più che un bilancio partecipato sembra a quanto ci è dato sapere il festival di Sanremo
il bilancio lo fanno loro e i cittadini scelgono il vincitore
l'era dei reality a dato alla testa un pò a tutti,
questi sono i frutti, e quanto prima, anche lui sarà nominato... dai cittadini
vero Sandro?
bravo de che

 
At mercoledì 23 maggio 2007 alle ore 11:34:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

gran bella domanda sig. Marco,
ma dubito che mai arriverà una risposta.
Angelo

 
At mercoledì 30 maggio 2007 alle ore 22:20:00 CEST, Anonymous Anonimo said...

Luca, che ne dici?
non c'è speranza!
questo non se lo fila proprio nessuno!
Gianni L.

 
At sabato 2 giugno 2007 alle ore 12:36:00 CEST, Blogger Luca Pelusi - Redazione di Lettera 32 said...

Gianni L. ha detto...

Luca, che ne dici?
non c'è speranza!
questo non se lo fila proprio nessuno!
Gianni L.

Luca Pelusi risponde:

Il problema è che pochi si filano il blog. Tanto tra poco lo chiudo e così le beghe con il comune le risolvete senza blog.

 

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