sabato, maggio 30, 2009

Troppo presto, Di Marcello.


Stamattina (primo giugno) Il Messaggero ci informa che le tre liste: Nuovi Orizzonti per Mosciano, Idee in Movimento ed Alternativa per Mosciano hanno prodotto un esposto verso Orazio Di Marcello dove lamentano" «... il candidato sindaco Orazio Di Marcello ed altri candidati della sua lista, non in carica nell’attuale compagine amministrativa, fanno un uso improprio di uffici e locali del palazzo civico senza ancora nessuna investitura popolare, a meno che non ritengano di aver già vinto le elezioni».": 

Potete leggere il piccolo articolo di Francesco Marcozzi cliccando qui.


Troppo tardi, sindaco.


Amici, lo confesso: non ce l'ho fatta. Sono andato al comizio del Pd, ieri (29 maggio) in piazza Saliceti. Sì, lo so: me le vado a cercare. Ormai queste elezioni le vivo come uno psicodramma. Comunque al microfono c'era il sindaco uscente Franco Filipponi, che si lamentava di come le altre liste facciano accuse calunniose verso la sua ex-giunta. Senti senti s'è svegliato Filipponi. Ma come? È scomparso da quasi due anni dal blog e parla adesso? Filipponi nel comizio ha affermato che la perimetrazione è trasparente e che la sua giunta è pulita, e che non è vero che lavorano sempre gli stessi professionisti a Mosciano. Ma il sindaco si sveglia solo adesso? Ha detto che distribuirà casa per casa dei volantini che smentiranno le accuse fatte dalle altre liste. Troppo tardi, Filipponi. Le smentite vanno fatte subito e non quando uno è messo alle strette dagli avversari. Le smentite si fanno sui giornali, non casa per casa a pochi giorni dalle elezioni. Cosa fate? Passate casa per casa come i testimoni di Geova? E se uno è assente, che fate? Ripassate? Zitti tutti il Pd fa politica al citofono. Roba da chiodi. È tutto molto chiaro, per la prima volta la sinistra, a Mosciano, ha una minima paura di perdere. Ha paura di una possibile sorpresa elettorale e allora smentisce, informa i cittadini. Poi, quando Filipponi ha parlato dei professionisti che collaborano col comune, lo confesso, non ce l'ho fatta: sono scoppiato a ridere ed ho abbandonato la piazza. Qui siamo al delirio tragicomico. Qui siamo allo psicodramma. Poi la pioggia e la fuga. Ah, un fulmine, Signore, uno solo, su chi dico io.

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mercoledì, febbraio 25, 2009

Vengo anch'io. No, tu no. Ma forse sì.

Il toto sindaco, a cui stiamo assistendo sui giornali, in questi giorni, veramente mi fa sbadigliare. Prima viene annunciato il Filipponi bis, e Orazio Di Marcello interviene così su "Il Centro" : «Sul nome di Filipponi c’è un accordo comune e tutto il partito sta lavorando per appoggiare al meglio la sua candidatura con una coalizione il più ampia e condivisa possibile che guardi sia al centro che a sinistra». Beh, non proprio tutto il partito.  Anche perchè Ercole Core, sempre su "Il Centro" ci informa che non è detto che ci sia il Filipponi bis. Ricapitolando: il presidente del Pd, Ercole Core dice una cosa. Il coordinatore del Pd, Di Marcello ne dice un'altra. Accordo comune un fico secco, cari amici del Pd. E mica i cittadini possono impazzire per voi. Scegliete il vostro candidato sindaco e facciamola breve. Poi dice che uno sbadiglia e si annoia. Ho quasi nostalgia dei Ds. I Ds erano più schietti e sinceri: una sola grande idea. Ma sbagliata. Bei tempi. Sbagliavano insieme e nessuno fiatava. Speriamo che il Pd, nel frattempo, aggiorni il suo blog, fermo dal novembre 2008. E le altre forze politiche? E il Pdl? Chissà. E la lista civica: "Nuovi Orizzonti per Mosciano"? Non si sa ancora nulla. Io continuo a sbadigliare, signori. E non ho proprio la voglia di andare a votare, stavolta. Votare chi? Ditemelo voi. Stavolta, datemi retta, è meglio dormire

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lunedì, gennaio 26, 2009

Pippo non lo sa.


"Pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città."

In questa nona puntata di "Carta Vetrata":

1) Pippo non lo sa
2) Complimenti (veri) agli assessori: Martinelli, Sottanella, Marcattilii.
3) Piccioni/Filipponi, niente di nuovo sotto il sole.
4) Barzellette.

Per ascoltare Carta Vetrata cliccate qui.

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martedì, novembre 25, 2008

Il cacciatore di quaglie.

Ormai sparare su Massimo Martini, consigliere di minoranza, sta diventando uno sport nazionale a cui partecipano maggioranza ed opposizione. Povero Massimo: hanno riaperto la caccia, pazienza. A sparare a vista su Massimo Martini è Pasqualina Piccioni, con un lungo fucile editoriale pubblicato sul numero 53 de "Il Punto". Un editoriale al vetriolo, non c'è che dire, editoriale che non condivido, almeno nei toni. Penso che sarebbe stato meglio inoltrare una missiva agli interessati nella quale la Piccioni potesse spiegare, privatamente, le sue ragioni, senza scomodare i cittadini. Chiarivano tra di loro, spedendosi qualche lettera e finiva lì. I panni sporchi, in politica, è meglio lavarli in casa, in questo la maggioranza è furbissima. Delle loro acredini non parlano mai ai giornali e ai cittadini. Mica sono scemi quelli del PD. Magari hanno problemi interni, litigano come bestie ma non lo dicono in giro, lasciando ai cittadini la parvenza che tra di loro ci sia serenità. Invece questa minoranza è veramente poco furba: i panni sporchi li mettono a vista, sul terrazzo della Casa delle Libertà. Non commento l'editoriale della Piccioni perché parla per sottintesi e non ci ho capito un'acca, ma comunque la questione tra lei e Massimo Martini è interessante per i cittadini solo quando rimane a livello politico, dei loro litigi privati non credo interessi ai cittadini. Commento solo un passaggio dell'editoriale della Piccioni che mi ha lasciato basito: "Forse il firmatario dell'articolo (Massimo Martini, n.d.r.) ha dimenticato che si è ritrovato sui banchi della minoranza ignaro di cosa significasse fare politica e di quanto era successo in campagna elettorale?" Scusate, uno così perché lo avete fatto entrare nel partito? Mi dite che non sa cosa significa fare politica, che è all'oscuro di quello che era successo in campagna elettorale; uno così non gli fai fare il consigliere di minoranza, non lo accogli nella tua lista elettorale. Anzi, non gli dai neanche la tessera e la facciamo finita, ma dall'inizio non alla fine, visto che tra pochi mesi si vota. E sicuramente, Massimo Martini poteva prendere prima questa scelta di andare con la Dca. Però, ripeto, non conosco bene la questione e quindi non vado oltre, comunque suggerirei alla Piccioni di abbassare il tiro quando scrive, perché molte questioni da lei sollevate appaiono fin troppo vicine alla diffamazione a mezzo stampa, non sono un legale e non mi permetto di dare consigli editoriali, ma io, personalmente abbassarei il tiro. Il secondo cacciatore scelto per questa caccia a Massimo Martini è il nostro sindaco. Leggete cosa dice nel consiglio comunale del 4 novembre 2008 rivolgendosi a Massimo Martini: "... Hai iniziato con un partito, hai fatto il salto della quaglia in un altro. Sei tornato in un altro ancora, per metterti in un gruppo non ben definito... La maggioranza invece è un grande gruppo che sta qui a fare politica con la "P" maiuscola. Questa è la politica che non è quella dell'interesse personale o del salto della quaglia...". Un bel colpo, da parte del sindaco al consigliere di minoranza Massimo Martini. Allora: Franco Filipponi non è un cittadino qualunque. E' il primo cittadino, è il sindaco. E questa frase l'ha detta durante un consiglio comunale, non durante la sagra della porchetta. Quindi questa frase detta da un cittadino ha un senso. Detta dal primo cittadino ne ha un altro. Ora Franco Filipponi non credo sia tenuto a fare la morale a nessuno. Si dovrebbe limitare a fare il primo cittadino e basta, invece in questa occasione è andato sul personale lasciando velatamente intendere (ma neanche tanto) che il consigliere di minoranza si muove per interessi personali. Porti le prove che Massimo Martini ha interessi personali, se le ha. Se non ha prove taccia e non dica sciocchezze in odore di querela. Il Filipponi, da buon cacciatore di fagiani e consiglieri comunali, parla del salto della quaglia come se fosse una cosa riguardante solo Massimo Martini. E i democristiani sempreverdi che fanno i comunisti nel suo partito? Nel PD ci sono almeno quattro/cinque iscritti che erano democristiani e quindi all'opposizione negli anni scorsi, ed adesso si sono scoperti comunisti. Filipponi, apra gli occhi: guardi anche le sue di quaglie, ma che cacciatore è? Guarda solo le quaglie degli altri? Ma questa è invidia. Non si fa. Se lei poi si sente così immacolato e puro da fare la "moralina della quaglia", questo è un suo problema. Il primo cittadino conclude: "La maggioranza è un grande gruppo che sta qui a fare politica con la "P" maiuscola". Sindaco, non le spari grosse, per favore. Sappiamo bene che in questo paese l'assessore alla cultura è Alfredo Martinelli, e fino a poco tempo fa ai lavori pubblici c'era Fernando Cianella. Capisco che per governare con due assessori simili bisogna essere dei maghi, ma mi creda nella sua giunta non vedo Mandrake. Poi se è veramente convinto che l'interesse personale sia una cosa che riguarda solo il consigliere Massimo Martini mi auguro che possa convenire con me che, a volte, le assunzioni negli enti possono essere fatte anche con una graduatoria o un concorso. Se poi qualcuno viene assunto per chiamata diretta, sarà solo per merito. No? Mi saluti le quaglie, sindaco. Ed anche Mandrake.

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lunedì, luglio 14, 2008

Il trucco c'è e si vede.

A festival jazz terminato un po' di pepe sull'estate moscianese, con questo podcast. Buon ascolto, cliccate qui (MP3 - 4,3 MB).

Il trucco c'è, si vede, ma non gliene frega niente a nessuno.

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venerdì, gennaio 11, 2008

Né destra. Né sinistra.


Un intervento di Marco Travaglio, registrato lo scorso 9 gennaio a Pescara, all'auditorium De Cecco, in occasione della presentazione del suo libro "Mani Sporche".


Cliccate qui per ascoltarlo (1.1 mega/mp3)


O, se preferite, ecco il testo trascritto:


Quello che vorrei far notare è che di tutto il discorso che abbiamo fatto questa sera destra e sinistra c'entrano abbastanza poco, perché ormai, come diceva Gaber, non c'è più destra, non c'è più sinistra su queste questioni (applausi).
Drammaticamente su queste questioni si è creato un idem sentire che attraversa il parlamento in maniera trasversale, per cui si può trovare qualche difensore della legalità (sparuto, devo dire) nei banchi del centrodestra, come nei banchi del centrosinistra si possono trovare ampie fasce di difensori dell'illegalità sia nel centrodestra che nel centrosinistra che ormai vanno d'amore e d'accordo ed infatti credo che abbiano già sperimentato la possibilità di governare tra di loro... Coloro che pensano che il PD e Forza Italia siano così alternativi e se governassero insieme sarebbe un mostro in realtà se uno vanno a vedere cosa fanno, come votano e come la pensano, soprattutto molti esponenti di FI e del PD ci si rende conto che le differenze evaporano e scompaiono e forse sono più diversi da FI certi eletti di AN o della Lega o dell'Udc che non certi eletti del PD, quindi forse le larghe intese sono già nei fatti prima ancora di essere codificate... naturalmente anche nella destra ci sono comportamenti diversi... non credo che Fini sia mai andato a cercare di comprare dei senatori, mentre Berlusconi ha cercato di farlo... credo che sia molto importante sapere chi nel centrodestra cerca di ribaltare il risultato elettorale (dopo aver gridato al ribaltone e al golpe per 15 anni) comprando i senatori ad un tanto al chilo, grazie alle intercettazioni lo abbiamo saputo. Ma che c'entra con la destra o la sinistra? È il comportamento di un singolo individuo, piuttosto pericoloso a mio avviso, che ha fatto molto male anche alla destra... perché se a Napoli continuano a tenersi Bassolino e la Jervolino è perché dall'altra parte hanno Pomicino e Vito... (applausi).
Quindi dobbiamo tenere presente che il nostro problema non è soltanto il fatto di avere una maggioranza che fa schifo ma anche il fatto di non avere un'opposizione decente perchè quando c'è un'opposizione decente anche la maggioranza migliora automaticamente (applausi).

Marco Travaglio, Auditorium De Cecco, Pescara, 9 gennaio 2008.

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venerdì, ottobre 19, 2007

Avanti, satira!

Torna la satira politica, con due gustose vignette di Sinistra Democratica (sul Partito Democratico) che pubblichiamo. Chissà se la letargia politica del nostro paese è reversibile. Chissà. Avanti, satira!


Errata corrige: su "Adriatico Flash" c'è una breve notizia dedicata a queste vignette, ma invece di "Sinistra Democratica" parlo erroneamente di "Partito Democratico". Chiedo scusa agli interessati.
(Si fa per dire). :)

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